Ecco l’elenco dei dieci progetti selezionati dalla Giuria sulla base dei parametri dell’attinenza ai valori promossi dal progetto, dell’efficacia comunicativa del contenuto, dell’originalità e fattibilità della proposta.

Composizione della Giuria: Carlo Greppi (Storico e scrittore), Silvia Guetta (Direttrice del Corso di perfezionamento post-laurea di Didattica della Shoah, Università degli Studi di Firenze), Jitka Janáková (Coordinatrice dei Programmi Educativi del Museo Ebraico di Praga), Marina Sabatini (Coordinatrice dei Servizi Educativi del MEIS) ed Erika Salassa (Archivista, Fondazione 1563).

1

Istituto di Istruzione Superiore “G. Soleri – A. Bertoni”, Saluzzo (CN)
Classi IVLB-IVLC-VLB Liceo linguistico | Classe VDB Liceo artistico

Un’educazione europea

Rovesciando contenuti e titolo di una delle opere più significative di Romain Gary, il progetto si propone di favorire un atteggiamento inclusivo e consapevole verso “l’altro”, in cui gli adulti sappiano guidare i più piccoli con il proprio esempio, oltre che con le proprie parole, verso un senso di appartenenza a una umana cittadinanza comune, una “casa” che è la perdita primigenia di ogni rifugiato, proprio perché simbolo dell’identità valoriale di ognuno.
Si tratta di realizzare un duplice percorso di riflessione e di racconto che, muovendo dalle storie di Benvenuto Lattes e di Giulio Segre, un adulto e un bambino che vissero su di sé le conseguenze delle leggi razziali a Saluzzo, induca il visitatore ad una riflessione sul presente e sulle sfide che ancora oggi accompagnano il tema della casa e del pieno rispetto dell’essere umano. Il progetto si dipana su più piani, coinvolgendo inizialmente l’aspetto emotivo del visitatore così da trasformare l’empatia in disponibilità alla conoscenza e declinandolo in linguaggi e forme adatti ad un pubblico adulto e ad uno bambino.
L’obiettivo finale è quello di suscitare una maggior consapevolezza sulle dinamiche passate e presenti che determinano la violazione dei diritti e la conseguente ricerca di un nuovo rifugio, avendo perso il rifugio primario ovvero la propria casa.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Il progetto dimostra la capacità di aver utilizzato competenze, ricerca e ipotesi di realizzazione molto originali e coerenti con quanto indicato dal bando. L’aver indicato due livelli differenti di sguardi problematici, quello degli adulti e quello dei bambini, con i riferimenti alle necessità primarie che il dover forzatamente abbandonare la casa comporta, mette in evidenza la complessità degli eventi che hanno caratterizzato il periodo della Shoah e porta a riflettere su quali ne sono state le conseguenze.

2

Liceo Scientifico “A. Gallotta”, Eboli (SA)
Classe III C

La casa per il contest Remembr-house è un luogo di affetti che si raccontano attraverso gli oggetti su un duplice piano temporale, quello degli anni ’40 e quello degli anni ’80. Gli studenti hanno voluto mettere in evidenza il valore del ricordo quale sentimento immutabile, ma anche lo sconforto determinato da venti di odio razziale, e il valore inalienabile della libertà che ancora oggi è continuamente messo in crisi. Le voci della memoria sono affidate alla nonna, al padre, alla madre e alla figlia che ci raccontano la Storia attraverso le loro voci, i loro oggetti e i loro ricordi.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

La classe IIIC del Liceo Gallotta ha scelto di affidare a una animazione il suo progetto di Casa di Memoria, scegliendo uno storytelling in soggettiva che valorizza l’importanza dei ricordi attraverso il racconto di alcuni oggetti su diversi piani temporali. L’efficace narrazione e la piacevole realizzazione grafica hanno creato un contenuto ad alto impatto emotivo.

3

Istituto Istruzione Superiore “P. Sraffa”, Brescia
Classe III BS

Questo è il nostro Memoriale.
Queste sono le nostre stanze per riflettere.
Casa è un luogo che abitiamo.
Casa è un luogo dentro di noi.
Casa è memoria di chi siamo e punto di partenza per andare, per cercare, per vivere.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Lavoro collettivo che denota una notevole sensibilità, il progetto di Memoriale della IIIBS dell’IIS Sraffa vuole, attraverso un’opera polifonica e artigianale, e per questo con una forte tridimensionalità, trasmettere il portato universale della storia della Shoah e di una sua memoria pubblica inclusiva e consapevole. Casa è rifugio, serenità, pace: è un diritto che non può essere negato.

4
ex aequo

Istituto Professionale “D. Modugno”, Polignano a Mare (BA)
Classi Quinte

“Sentirsi a casa”. Esperienza condivisa di scrittura poetica e rielaborazione gastronomica.

Partendo da una riflessione sulla casa e sui richiami emozionali che la casa suscita in ciascuno di noi, si è indirizzata l’attenzione degli studenti sui grandi eventi della storia che in dimensione diacronica e sincronica hanno costretto bambini, donne, anziani e uomini ad abbandonare le loro case. I risultati sono confluiti nella formulazione di pensieri e di versi, nonché nella ricerca di immagini e di fotografie. Perché scrivere poesie? Per comunicare emozioni incontenibili che sono vita, che sono passione che nulla può tenere chiuso dentro. I ragazzi hanno saputo scrutare, leggere, fare introspezione nel proprio essere, osservare con gli occhi del cuore ciò che la mente traduce in parole, hanno suscitato e attirato interesse. Sono stati cantori dell’animo umano, di tutte le emozioni, dall’amore, al ricordo, alla nostalgia, alla gioia, al dolore, alla pace.

In un Istituto professionale di Enogastronomia e di Ospitalità alberghiera quale il nostro, si è quindi richiesto agli studenti di realizzare piatti e drink, ispirati alla tematica dell’immigrazione o della casa come luogo di condivisione di affetti, come se i piatti e i drink proposti assumessero la funzione di contenitore capace di accogliere ed includere le loro emozioni e i loro affetti, anche in una prospettiva di speranza per il futuro.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Un progetto dal forte impatto creativo, in cui parole e sapori sono messi al servizio della costruzione della memoria. Da un lato con la scrittura di poesia condivisa e dall’altro con l’interpretazione in chiave gastronomica, studentesse e studenti hanno dimostrato sia la piena comprensione dei temi che il coraggio e la determinazione di assimilarli nel proprio percorso quotidiano, investendoli delle proprie competenze e dei propri bagagli culturali.

4
ex aequo

Istituto Professionale “D. Modugno”, Conversano (BA)
Classe 4A

Come restituzione finale del percorso svolto in aula, gli studenti hanno ideato e realizzato un video che racconta, in un crescendo drammatico, i sequestri di beni e immobili a cui è stato sottoposto il popolo ebraico durante il ventennio fascista. In conclusione del video un ultimo rantolo di protesta a lasciar aperta la speranza per il futuro. Gli studenti hanno partecipato a tutte le attività relative all’elaborazione audiovisiva, dall’ideazione al montaggio finale, imprimendo un contributo fondamentale all’esito del progetto.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Con sensibilità e rigore storico il progetto fa convivere nella stessa casa l’estro delle studentesse e degli studenti con il rispetto dell’archivio e dei documenti, lasciando l’osservatore inerme di fronte al progressivo svuotamento delle stanze dagli oggetti. Un approccio che svela non solo la piena comprensione dei temi proposti ma anche la loro attualizzazione nel linguaggio contemporaneo.

6

Istituto Istruzione Superiore “Vergani Navarra”, Ferrara
Classe 4C

La nostra idea per avvicinare le persone alla storia della Shoah si articola in quattro fasi, che vengono narrate nel video. Il nostro progetto prevede l’immersione del visitatore all’interno delle vite di queste persone e, tramite sentimenti empatici e riflessioni evocare nei fruitori del percorso le emozioni ed i pensieri che scaturirebbero nel “vivere” le stesse esperienze.
Ad ogni fase corrisponde un’esperienza immersiva, concatenata alla successiva, con lo scopo di creare un percorso che comincia come una visita e prosegue oltre la visita stessa, modellando l’esperienza di chi lo attraversa o lo vive, portando ad una riflessione sui temi affrontati.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

La classe 4C dell’Istituto Vergani – Navarra propone un progetto di percorso espositivo originale, immersivo e interattivo: è l’empatia il mezzo scelto per coinvolgere il visitatore nel dialogo sul tema della privazione dei diritti, basandosi su un’approfondita ricerca storica. Si rileva l’apporto personale delle studentesse e degli studenti alla narrazione, intensa e coinvolgente.

7

Liceo Scientifico Statale “A. Diaz”, Caserta
Classe 1F

Il progetto “Case della Memoria” utilizza Artsteps, un semplice programma di modellazione 3D gratuito che serve a realizzare mostre virtuali, per esplorare la vita di quattro ebrei famosi colpiti dalle leggi razziali di Mussolini. Gli studenti hanno ricreato virtualmente le case di Silvio Ottolenghi e Stella Valabrega, offrendo un’esperienza coinvolgente. Attraverso la lettura biografica e la ricerca online, hanno ricostruito con precisione gli ambienti, utilizzando fonti storiche per documentare la tragedia dell’Olocausto. Le case virtuali diventano spazi espositivi che guidano i visitatori attraverso il contesto storico, offrendo dettagli sulle vite dei personaggi. La combinazione di Artsteps e ricerca storica ha dato vita a una mostra innovativa che racconta storie di resilienza e ingiustizia, testimonianza di tragedie vissute durante il periodo fascista.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Il progetto offre un’avvincente esplorazione delle vite e dei ricordi di due ebrei colpiti dalle leggi razziali di Mussolini. Gli studenti hanno mostrato una meticolosa attenzione ai dettagli nel ricreare gli interni delle case di Silvio Ottolenghi e Stella Valabrega, offrendo un’esperienza immersiva attraverso mostre virtuali. La combinazione di ricerca storica e del versatile strumento digitale Artsteps ha dato vita a una mostra innovativa che ritrae in modo vivido l’impatto della Shoah sulla vita quotidiana degli individui. Questo sforzo educativo ed emotivo è un potente esempio di utilizzo della tecnologia per comprendere e comunicare narrazioni storiche complesse.

8

Liceo Scientifico “A. Roiti”, Ferrara
Classe 5G – Corso “Beni Culturali”

INSIDE HOUSE. Sfogliando la memoria
L’idea da sviluppare consiste nella realizzazione di un libro di dimensioni medie o anche medio grandi realizzato con materiali – carta/cartoncino – riciclati o prodotti in maniera sostenibile, nelle cui pagine sono incorporati piccoli apparecchi in grado di riprodurre rumori, suoni, odori e profumi. Il libro è un oggetto accessibile a tutti ed autoesplicativo, comodo per un’esplorazione autonoma e interattiva dell’argomento. L’intenzione dietro a questa scelta è di richiamare alla mente il concetto di “libro di famiglia” come oggetto in cui si identifica la casa in quanto custode dei ricordi di un nucleo familiare e al contempo istituire un parallelo con la vicenda dei beni sequestrati agli ebrei e confluiti nel fondo EGELI.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

La narrazione proposta dalla 5G del Liceo Roiti si sviluppa tra le pagine di un libro, scelto come simbolo della memoria familiare. Un progetto che contempera accessibilità dei contenuti e efficacia comunicativa.

9

Liceo Scientifico “A. Roiti”, Ferrara
Classe 3A

La classe 3A ha dato vita ad uno straordinario modellino in tre dimensioni del loro prototipo di casa della memoria. Quest’ultima, oltre a possedere una caratteristica porta a forma di libreria, ha anche un’originale struttura interna e il filo conduttore di ogni piano è la memoria, parte integrante della vita di tutti quanti. L’edificio è composto da quattro piani: seminterrato, piano terra, primo piano e, infine, una mansarda. Partendo dal basso, il seminterrato è stato riconosciuto come il luogo della memoria personale e della memoria collettiva passata. Al primo piano si ritrova il tema della memoria collettiva nella quotidianità, essendo sia lo spazio più frequentato nella vita di tutti i giorni sia quello condiviso con la propria famiglia. Raccoglie al suo interno una serie di oggetti, i quali non solo si rifanno alla vita quotidiana, bensì sono anche simbolo di una commistione e convivenza pacifica di culture assai diverse tra loro. A seguire, gli studenti hanno deciso di dare un tocco personale al primo piano, aggiungendo all’arredo una serie di articoli ritenuti significativi e di grande valore durante una discussione in classe. Questi ultimi spaziano dalla passione per la musica a quella per gli sport, creando una perfetta fusione tra tutte le personalità della classe. I due ambienti che costituiscono il primo piano sono una camera da letto e una ‘sala hobby’. Tra gli oggetti, i partecipanti hanno aggiunto una foto di classe, la quale ritrae un gruppo affiatato di ragazzi. Ultima, ma non meno importante, la mansarda. Essa si trova nel sottotetto dell’edificio ed è sostanzialmente rappresentata da una zona studio. Porta il tema degli obiettivi per il futuro, a livello umano e sociale, ricordandosi sempre delle esperienze passate e stimolando il dialogo e la ricerca di soluzioni alle questioni attuali.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Lavoro originale che mostra attraverso un video ben costruito, coinvolgente e di effetto come ogni parte della casa possa essere considerata un luogo di storie e di esperienze umane che legano il passato al presente e interrogano il futuro.

10

Liceo Virgilio, Empoli (FI)
Classe 5B

Il progetto della nostra “Casa della Memoria” si innesta su un percorso sul tema dell'”Abitare” già intrapreso durante le ore di Laboratorio di Architettura. In seguito ad un’attenta riflessione sui temi della Memoria personale e della Memoria storica, abbiamo pensato il nostro progetto come un padiglione espositivo, visitabile, da installare in un parco cittadino. La pianta definitiva ha forma di stella a sei punte: ogni punta è una particolare stanza della Memoria, allestita con oggetti scelti dalle memorie personali del gruppo di lavoro e dai documenti storici studiati. Al centro della stella è posta una biblioteca a forma di labirinto, sovrastata da una cupola, simbolo della volta celeste, alla quale si arriva dopo un percorso obbligato attraverso le stanze: la biblioteca ha posizione centrale in quanto luogo della conoscenza, e perché la presenza di libri tra gli oggetti confiscati accomuna tutti gli inventari che abbiamo letto tra i documenti storici proposti.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Il progetto di padiglione della VB del Liceo Virgilio, con al centro una biblioteca-labirinto, è un riuscito tentativo di coniugare storia e architettura, studio e immaginazione. Perché “la cultura ci protegge”.